I dati Inps sul coronavirus, ecco tutti i dati dell'ultima ricerca
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Direttore: Alessandro Plateroti

Coronavirus, l’Inps rivede i dati della Protezione Civile: 19mila decessi in più tra marzo e aprile

Terapia intensiva coronavirus

I dati dell’Inps sul coronavirus: tra marzo e aprile 19mila decessi in più di quelli comunicati dalla Protezione Civile.

ROMA – I dati dell’Inps sul coronavirus non coincidono con quelli della Protezione Civile. 19mila decessi in più tra marzo e aprile rispetto a quelli comunicati del bilancio quotidiano comunicato nel consueto bollettino del Dipartimento guidato da Angelo Borrelli.

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Decessi dovuti al coronavirus sfuggiti alle stime della Protezione Civile che ormai sono poco attendibili“, precisa l’Ente che evidenzia come all’appello mancherebbero le persone morte a casa e quelle non sottoposte ai tamponi. Numeri, però, che non sono stati confermati dall’Iss.

L’inversione di tendenza

Secondo quanto precisato dall’Inps, l’inversione di tendenza è arrivato tra marzo e aprile quando sono state registrate quasi 47mila decessi in più rispetto alle attese. Poco più di 27mila sono stati ufficializzati per coronavirus ma il numero è molto più alto.

Tale quantificazione – precisa l’Inps – è condotta utilizzando il dato dei pazienti deceduti positivi fornito su base giornaliera dal Dipartimento della Protezione Civile, è considerata, ormai, poco attendibile. La stima, infatti, è influenzata dalla modalità di classificazione della causa di morte e dall’esecuzione di un test con esito positivo. Inoltre, se il decesso avviene in casa è molto difficile che il tampone venga fatto“.

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La maggior parte dei decessi al Nord

L’Inps, quindi, evidenzia quasi 19mila decessi in più con la maggior parte di questi (18.412) al Nord che ha avuto un aumento dell’84% rispetto agli anni precedenti. Crescita inferiore al Centro (+11%) e al Sud (+5%) che conferma l’andamento diverso del coronavirus in Italia.

L’andamento in crescendo dei decessi, inoltre, è dovuto anche al lockdown. “Molte persone con altre malattie – si legge nel rapporto dell’Inps – non si sono recati in ospedale per mancanza di posti letto o per paura del contagio“.

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ultimo aggiornamento: 22 Maggio 2020 9:45

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